Villa Trissino (XV secolo)
Villa Trissino (XV secolo) è la più antica e probabilmente la più pregevole dimora nobiliare presente a Cornedo. La villa fu fatta costruire, secondo le ricerche più recenti, da Giovanni Trissino, cugino del celebre letterato Gian Giorgio. L’edificio è una elegante costruzione dotata di loggiato a sette archi; il piano nobile è abbellito da una serie di finestre: due coppie monofore aperte a destra ed a sinistra di una trifora. La raffinatezza della struttura ne ha fatto attribuire l’esecuzione ad un artista della scuola di Lorenzo da Bologna. Villa Trissino è oggi proprietà comunale, ospita la Biblioteca Civica ed è sede di mostre, concerti, convegni.
Villa Pretto – Cassanello
La sede del Municipio di Cornedo Vicentino è Villa Pretto-Cassanello, originariamente di proprietà di Giuseppe Alberto Pretto, figlio di un cornedese emigrato a Genova, dove aveva fatto fortuna, e della moglie, la genovese di nobile famiglia Maria Cassanello. La villa è il risultato di una profonda ristrutturazione di un’antica casa dei Gonzati, con relativo brolo, effettuata negli anni attorno al 1920. La spettacolare bellezza e ricchezza del giardino, ora parco pubblico comunale, è dovuta principalmente alla passione per gli alberi e i fiori degli antichi proprietari. Le triste estinzione della famiglia, dopo la morte in età giovanile di entrambi i figli della coppia Pretto-Cassanello, ha portato, dopo varie vicende, all’acquisto di tutta la proprietà da parte del Comune nel 1970.
Villa Brunelli-Bonetti detta Veronica (1702)
La villa sorge ai piedi del Colle di San Sebastiano, circondata da piccole costruzioni e rustici destinati ad ospitare i contadini che lavoravano l’annessa proprietà terriera. Fu costruita per la nobildonna Veronica Maffei, che la lasciò in eredità ai Brunelli-Bonetti. L’edificio è arricchito dalla presenza di due loggette laterali.
Villa Gonzati-Ghellini-Mozzi (Settecento)
Edificio di struttura più modesta, sembra essere stato costruito da un architetto locale.
Villa Trettenero (Ottocento) è un semplice ma bell’edificio ottocentesco; altra tipica costruzione ottocentesca è il villino Gonzati, sobrio ed elegante. Sono, entrambi gli edifici, stati recentemente restaurati.
Chiesa di S. Sebastiano (1469)
Fu edificata ai piedi dell’omonimo colle, dove un tempo sorgeva il Castello. La chiesa fu affidata ai Servi di Maria, che aggiunsero alla dedicazione anche l’intitolazione alla Madre di Dio. La costruzione subì numerosi restauri che non intaccarono comunque le sobrie linee originarie. All’interno si possono ammirare, in cappella, un rilievo cinquecentesco raffigurante la Madonna; il Martirio di San Sebastiano di Antonio De Pieri ed un dipinto del Maganza raffigurante i Santi Carlo, Valentino e Bernardino.
Chiesa di S. Rocco (1630) e di San Giovanni Battista (1966)
La chiesa parrocchiale dedicata a San Rocco fu costruita dopo la terribile pestilenza di manzoniana memoria come ringraziamento per lo scampato pericolo. Intorno alla metà degli anni Sessanta fu edificato un nuovo edificio parrocchiale, più ampio, dedicato a San Giovanni Battista: all’interno vi si possono ammirare la pala raffigurante l’immacolata Concezione fra i Santi Pietro e Gaspare, opera di Giovanni Buonconsiglio (1497), ed una Nascita del Battista di Alessandro Maganza; dietro l’altar maggiore si nota il tabernacolo quattrocentesco di Niccolò da Cornedo, datato 1450.
Pagina aggiornata il 30/09/2024